Per Nanni Balestrini

Sono due anni che manca Nanni Balestrini, l’anniversario cade il 19.05 e io lo ricordo oggi. Lo incontrai l’11.12.2015 ero arrivato a Vienna da un mese e cercavo lavoro. Fu un incontro strano, ma solo dopo tempo capii che avevo incontrato un gigante della letteratura (e non solo) contemporanea. Lo sapevo, ma capirlo è un’altra cosa. Ho davanti a me il quaderno che usavo per prendere appunti e da queste pagine ero partito già il giorno dopo l’incontro per scrivere ciò che segue. Ho ripreso in mano Blackout oggi e mi sono ricordato di questo frammento incastonato – insieme al resto degli appunti presi in quel periodo convulso – in un blocco che sedimenta da tempo e che è da sbozzare e levigare

 

Vienna, inverno 2015

Da giorni sto in giro per la città, passo da ristorante in ristorante e lascio il mio curriculum. E basta. Non dico granché, solo che cerco un lavoro. Questo è il curriculum e il numero di telefono è quassù. Grazie e vado via. Mi sembra di star tirando sassi sull’acqua. Mi fermo a guardare quella che scorre nel canale del Danubio. È marrone, non blu. Scorre potente, scuote i battelli ancorati lungo il canale e sì che sono belli grossi. C’è ancora neve sui bordi delle strade. Cammino e in giro vedo un manifesto con sopra stampato la silhouette di una torre per l’estrazione del petrolio, è la copertina di un libro. Ma è il nome dell’autore ad attirare la mia attenzione, Nanni Balestrini. Ci sarà una mostra con sue opere, la presentazione di Carbonia e una serie di performance. La data è prossima e il luogo è non solo nello stesso quartiere ma a non più di cento metri da dove stiamo abitando. Potrò incontrare l’autore di Vogliamo tutto e Sandokan, i suoi due libri che ho letto. Cerco di immaginarne la faccia e qualcosa mi dice che dovrei accontentarmi della mia immaginazione e lasciare perdere, non andare all’incontro. Meglio restare con le impressioni che la narrazione stimola e immaginare. Meglio evitare eventuali delusioni. Sì, ma io ho scritto leggete Nanni Balestrini anche fra le pagine del mio diario e adesso che lo posso incontrare resto a casa? Ma no dai, non posso perdermelo. E sì, lettor, che avresti tu fatto?

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