Ci sono testi che per essere compresi necessitano di diverse letture, almeno per me è così. A volte devo leggerli a voce alta per afferrarne il senso.
Ci sono però anche testi che restano sordi a molteplici letture. Testi di latta.
Per lo più sono testi che pretendono di “comunicare” e – magari – di farlo anche senza nessuna implicazione ideologica. Si presentano come testi “tecnici”, neutri.
Sono i più buffi e – spesso – i più pericolosi.
Si va avanti,
a piccoli passi nella neve.
Il teatro è un deserto bianco,
qui si è soli.
Il nostro viaggio d’inverno continua.
Lacrime ghiacciate, ci cadono di dosso.
Con passo calmo e deciso il Diario di zona continua il suo cammino. Di seguito un po’ di tracce:
Pochi giorni fa è stata pubblicata una bella recensione su Doppiozero scritta da Enrico Manera, il titolo è Dai tombini di Torino.
Su Giap è apparsa una recensione del Diario di zona che trovate a questo link e un commento ai primi due UNO della collana Quinto Tipo.
Calendario delle prossime presentazioni:
Passi.
Passi verso cosa?
Soffia un vento gelido
fra le colline
soffia e rimbalza sulle rocce…
Ci sono spettacoli che riescono a instillare un congegno a tempo nell’immaginazione degli spettatori e, a distanza di giorni, quel senso “ottuso” (come lo definì Roland Barthes) che è li nascosto, a volte anche all’insaputa dell’autore, esplode all’improvviso.
Ore passate sul pavimento
con gli occhi fissi in su e
le braccia che annaspano
ora dopo ora.
Come una tartaruga in un gioco crudele.
Il tempo è un bambino che gioca
ti mette a pancia in su
sul dorso degli anni
e il freddo delle piastrelle blocca il respiro
e niente è più.
Sono passati due mesi dalla pubblicazione del libro e le prime (belle) recensioni non si sono fatte attendere, le trovate di seguito:
La farmacia è praticamente vuota, c’è solo un cliente e nel momento stesso in cui le porte a vetri si aprono per lasciarmi passare la farmacista – che fino a un momento fa stava appoggiata alla scaffalatura – si avvicina alla seconda postazione libera accogliendomi con un sorriso.
Il Diario di zona è nato pedalando e camminando per le vie di Torino ed è stato pubblicato, nella sua prima forma, in ‘pagine’ sul blog Satyrikon.
Di strada ora ne ha fatta anche il testo: il 19 Novembre è stato pubblicato, per la casa editrice Alegre, all’interno della collana “Quinto tipo” diretta da Wu Ming 1.
In questi anni ho scritto un po’ di riflessioni sul teatro e le ho pubblicate sul sito Satyrikon.org non qui.
Periodicamente mi allontano dal Teatro per poi tornare in modi diversi, uno di questi è la scrittura. Ho scritto sul teatro approfittando dell’occasione che mi hanno dato alcuni spettacoli che, in un modo o nell’altro, si sono staccati dalla massa di “tutti gli spettacoli che ho visto/ascoltato negli ultimi tre anni”.
Sono pochi ma per fortuna ci sono stati.
Di seguito trovate i nomi e i relativi link ai post su Satyrikon:
APPUNTI SU “DOPO LA BATTAGLIA” DI PIPPO DELBONO
LE PRESIDENTESSE DI WERNER SCHWAB A PROSPETTIVA150
The Walk di Bosetti/Cuocolo
Il resto, con riflessioni e appunti anche di @satyrika, lo trovate qui