LIBRI

di Luigi Chiarella

Risto Reich. Il lavoro del cameriere, Alegre 2025

RASSEGNA STAMPA

“[Chiarella] scrive perché lo sa fare davvero bene. I suoi personaggi, che hanno il dono dell’iperbole, sono memorabili, ci fanno arrabbiare, ma sanno anche farci ridere. Le descrizioni delle sue visite ai musei viennesi sono quelle di un grande autore. L’utilizzo della lingua, dei diversi dialetti meridionali e dello slang è virtuoso. Dopo la lettura di questo romanzo, andare al ristorante non sarà più come prima.” – Mattia Lento, Area (CH)

“Dopo aver letto Risto Reich […] si ha la riprova del fatto che la letteratura a volte può incidere sulla realtà. […] La scrittura di Chiarella consiste in un originale impasto linguistico almeno bilingue, in cui convergono gerghi, dialetti, frammenti di lingue imparate frettolosamente. Con dialoghi percussivi, riprodotti con un orecchio teatrale. Potrete imbattervi perfino in un brano quasi ispirato a Joyce. Tre pagine di flusso di coscienza – sostenuto virtuosisticamente da tre persone diverse – in cui uno chef stellato spiega con sussiego una elaborata pietanza.” – Filippo La Porta, La Repubblica

“Un romanzo working class come non si vedeva da tempo, quello scritto da Luigi Chiarella per Alegre. Che […] alza il velo – anche se spesso con divertita ironia – sulle condizioni di alcuni degli ultimi oppressi e sfruttati della nostra epoca: i camerieri.” – Isabella Fantigrossi, Il Corriere della Sera – Cook

Risto Reich […] ha un intento letterario manifesto e tenuta stilistica. […] Chiarella è abile a ricostruire la meccanica dei rapporti umani, la condizione lavorativa in un ambiente precario e individualizzato, le dinamiche interne ai locali italiani, e contemporaneamente il contesto sociale, la vita di chi si sente fuori posto e (è) straniero.” – Angelo Ferracuti, Il Corriere della Sera – la Lettura

“Leggere Risto Reich è un piacevole, utile esercizio per vedere all’opera le dinamiche di questa guerra di classe agita dall’alto, per riconoscerle e combatterle.” – Sarah Gainsforth, Il Manifesto

“Una scrittura necessaria e lontana dai cliché della comunicazione corrente, capace di restituire non solo il reale ma anche l’emozione del reale.” – Filippo La Porta, L’Unità

“Un brillantissimo romanzo sulle dinamiche di potere in pizzerie e ristoranti in Austria. […] L’odio (di classe) come forma di conoscenza e consapevolezza. Benvenuti nella letteratura working class.” – Lorenzo Guadagnucci, Quotidiano Nazionale – Magazine

“Con il suo romanzo, e con l’uso che Chiarella vi fa di un certo tipo di umorismo, è presente già un seme della rivoluzione culturale a cui questo festival [di letteratura working class, ndr] va incontro. Se per la maggior parte della storia della letteratura, la rappresentazione delle classi povere è rimasta legata allo sguardo stereotipato del Signore, […] l’autore di Risto Reich rispedisce tutto al mittente, ridicolizzando lui – cameriere – le figure di potere del Ristorante. – Davide Colombo, Global Project

“Ma sappiate che ogni volta che mangiate un piatto in un ristorante, probabilmente quel piatto ha un ingrediente che non figura nel menu: lo sfruttamento.” – Andrea Cuomo, Gambero rosso

“Una scrittura che è anche capace di affondi verticali e aperture di quiete, speculari al momento in cui il fracasso si disperde per lasciare posto al fumo di una sigaretta aspirato nella calma di un cortile interno.” – Arianna Montanari, Rivista Studio

“Risto Reich è un romanzo di autentica letteratura working class, opera di un autore con buone letture alle spalle e un’evidente disinvoltura nel ‘tenere la penna in mano.’” – Lorenzo Guadagnucci, Il Quotidiano Nazionale – Libri

“Un potente esperimento di autofiction in cui l’autore, con una scrittura secca e tagliente, offre una narrazione intensa e coinvolgente.” – Eugenio Furia, Corriere della Calabria

 

IN RADIO

Il libro del giorno: Luigi Chiarella, Risto Reich. Il lavoro del cameriere, Alegre – intervista su Farhenheit, Rai Radio 3

Tabula Rasa 28.2425 – Risto Reich – intervista su Radio Onda Rossa

Voci in movimento – intervista su Radio Sherwood dal Festival di Letteratura Working Class

Scrivere servendo fra i tavoli – registrazione su Radio Wombat del panel del Festival di Letteratura Working Class di Campi Bisenzio – assieme a Daria Bogdanska, coordina Filippo La Porta

Noi saremo tutto – Farhenheit, Rai Radio 3 – ospite assieme a Giulio Calella (Alegre)

 

Diario di zona, Alegre 2014

RASSEGNA STAMPA

“Una scrittura coinvolgente e colloquiale, ma al contempo raffinata. […] Un libro, insomma, pienamente politico e non solo […] perché si oppone con forza e con ogni mezzo necessario alla retorica dominante.” Giulio Paolini su “Il Manifesto”

“Un bel lavoro davvero: una psicogeografia operaia, la “derive” coatta di un precario con un piede nel teatro e l’occhio sui metri cubi delle letture dell’acqua, un pretesto per entrare nelle case delle persone e raccontare le trasformazioni del senso comune, con il suo moto pendolare tra slanci progressisti e spirito reazionario, il tutto condito da dosi di humor surreale.” Alberto Prunetti su “Carmilla”

“[…] Esplosione di forme note che genera energia narrativa. Chiarella offre così un testo che è insieme memoria dal ventre buio del lavoro in Italia […] e inchiesta sociale sulla vita dietro i muri dei palazzi […]; che è album fotografico […] e impagabile studio linguistico. […] Diario di zona finisce col rappresentare anche un grande romanzo urbano.” Franco Pezzini su “Giap”

“In Diario di zona c’è un vero scrittore.” Goffredo Fofi su “Giap”