#teatro, comunicazione e Cut up

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Ci sono testi che per essere compresi necessitano di diverse letture, almeno per me è così. A volte devo leggerli a voce alta per afferrarne il senso.
Ci sono però anche testi che restano sordi a molteplici letture. Testi di latta.
Per lo più sono testi che pretendono di “comunicare” e – magari – di farlo anche senza nessuna implicazione ideologica. Si presentano come testi “tecnici”, neutri.
Sono i più buffi e – spesso – i più pericolosi.

Negli anni ’50 del secolo scorso William Burroghs riprese una tecnica di scrittura (già utilizzata anni prima da Tristan Zara) che consiste nel tagliare un testo e ricomporlo per far emergere un senso altro. È un modo per far suonare diversamente le parole, le frasi. È una semplice e rivoluzionaria tecnica di smontaggio e montaggio, il cinema, la musica, la televisione devono molto a questa tecnica.
Disse il saggio Old Bull Lee: parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all’artista vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre!

Il testo che ho preso in considerazione è un testo da ufficio stampa, un testo a suo modo programmatico e “politico”. Attraverso il cut up posso far emergere un senso altro dal testo di presentazione della stagione del Teatro Stabile di Torino?
Possibile?
Molto probabilmente la mia è una forzatura, forse è inutile applicare una tecnica artistica a un testo che non ha nulla di artistico.
L’originale lo trovate a questo link a firma della presidentessa della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Evelina Christillin.
Ma, se c’è, che senso è?
Buona lettura.

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La presentazione di un nuovo cartellone offre l’occasione competitiva
della Fondazione attivamente impegnata
strategici per il futuro. Riguardo al passato prossimo, del nostro territorio.
Vogliamo quindi sottolineare, stagione 2013-2014, che si è aperta con sei premi
ulteriore dell’attività, l’estensione temporale [della] degli incassi da bigliettazione (euro 1,6 milioni),
la progettazione integrata con altri soggetti: il festival, spettacoli tournée (euro 1,7 milioni), un record
la vocazione europea della Stabile, ha suggellato contributi pubblici e altri ricavi, un consuntivo
de la Dance de Lyon; la Scuola Holden sarà partner buon viatico, ci prepariamo quindi ad affrontare
firmata dallo scrittore statunitense Stephen Amidon, prima di tutto il 60° anniversario della sua fondazione pubblico nuovo attraverso processi cross-mediali;
vigore del nuovo decreto ministeriale – [in via di] da testi di Shakespeare, Agatha Christie e Naguib
nostro Teatro lo status di nazionale. Come sempre, cittadini e [ai] turisti uno spazio architettonico di rara
sul piano della progettualità artistica e culturale, Garove e riportato ai suoi antichi splendori.

Per fare bilanci ed esporre piani a contribuire all’aumento di attrattività
possiamo qui ricordare i successi dell’innovazione continua dell’offerta, l’aumento della critica e si è conclusa con un aumento – stagione da settembre a luglio – e non ultima un fatturato in crescita per la vendita dei nostri Torinodanza, che continua a rafforzare [di] abbonati (16.050), un equilibrio perfetto tra
un gemellaggio strutturale con la Biennale in pareggio a euro 13,7 milioni. Forti di questo
di una produzione seriale in sei puntate
i traguardi che attendono lo Stabile nel 2015: che mira ad appassionare e fidelizzare un (27 maggio 1955), quindi l’entrata in [il] Museo egizio condividerà un dittico inedito – approvazione – che dovrebbe riconoscere al
Mahfouz, che animerà l’estate disvelando [ai] le prossime sfide si giocheranno soprattutto
suggestione come il cortile disegnato [dal] ovvero sulla capacità di consolidare la forza
il riposizionamento della Stabile deve molto anche al processo di internazionalizzazione intrapreso alle Fonderie Limone Rhinoceros in love, capolavoro
prestigiose ospitalità straniere che proseguono con teatrale cinese di oggi. E per completare il quadro, e Marthaler e dopo l’esportazione dell[e nostre l]a nostra Scuola per attori e la Oslo National Accademy
e New York, nei prossimi mesi si svolgerà qualità artistica e culturale dell’offerta, lo Stabile locale istituito Italiano si cultura e all’istituto organizzativo composto che si colloca tra azienda nella figura di Filippo Fonsatti, capace di proseguire l’equilibrio tra gli apporti delle – Theatre Group Management Master Workshop – entrate. Consideriamo l’impegno in questa direzione, per illustrare il piano strategico che ha consentito produzioni negli ultimi cinque anni, il modo migliore aziendali conseguendo notevoli risultati sia artistici attività, e noi tutti dello Stabile ringraziamo con nostra produzione Gl’innamorati di Goldoni, messa gli sponsor, gli artisti e ovviamente i nostri affezionati
torinese, ha ottenuto un notevole successo [al] sostenuti e continuano a farlo con passione nelle ultime stagioni. E dunque, accanto alle di Meng Jinghui, il più acclamato regista [registi] di rango assoluto come Donellan aggiungiamo infine la collaborazione tra produzioni a Parigi, Monaco, Berlino, Ginevra off the Arts.
Senza mai transigere sulla [un]’importante collaborazione con Pechino, grazie [al] negli ultimi anni ha adottato un modello Confucio di Torino.
Nel giugno scorso lo Stabile, di erogazione e azienda di produzione, è stato inviato all’international Forum of pubbliche amministrazioni e le altre organizzato dalla Central Academy of Drama
oltreché i 18 premi assegnati alle nostre negli ultimi anni di ottimizzare i processi per onorare la ricorrenza dei 60 anni [di] sia economico–finanziari;
a settembre la sincera riconoscenza le istituzioni, gli aderenti, in scena da giovani attori di formazione e numerosi spettatori, per come ci hanno Beijing Fringe Festival;
infine ad ottobre approda
convinta.

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PS: Per chi ha la curiosità di capire cosa accadrà nell’immedato futuro al Teatro italiano consiglio la lettura de La legge contro il dialetto di Massimo Civica.

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